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Gli Editori intendono valersi dei diritti accordatigli dalle Leggi sulla Proprietà letteraria.

R

EDITE E POSTUME

DI

UGO FOSCOLO

SAGGI DI CRITICA STORICO-LETTERARIA

TRADOTTI DALL' INGLESE

RACCOLTI E ORDINATI DA F. S. ORLANDINI E DA E. MAYER.

VOLUME PRIMO.

FIRENZE.

SUCCESSORI LE MONNIER.

AVVERTENZA.

Da parecchi luoghi dell' Epistolario, per tacere di altri riscontri, sappiamo come il Foscolo, durante il tempo in cui visse in Inghilterra, dettò parecchi scritti pei più ragguardevoli periodici di quel regno, e che anzi quasi con questo mezzo soltanto provvide ai bisogni della vita. Sappiamo inoltre come egli, trattando presso che sempre soggetti relativi alla letteratura o alla storia. italiana, contribui non poco a far meglio conoscere alla nazione che gli diede ospitalità le cose nostre, delle quali essa aveva avuto pur qualche notizia dal Rolli, dal Baretti e da alcun altro valente italiano, che prima aveva avuto ́stanza nell'isola potente. Ora noi, avendo assunto il non lieve incarico di riunire in questa collezione tutto ciò che di questo scrittore potesse rinvenirsi degno di esser pubblicato, eravamo in debito di raccogliere quanto di lui si trova sparso nei vari periodici inglesi, e che per la massima parte era poco conosciuto dagl' Italiani, per la scarsa cognizione fra noi di quella lingua, particolarmente trent'anni fa, e perchè gli scritti di quei periodici stessi non portano la firma dei loro autori. E ciò noi abbiamo fatto, osiamo dirlo, con non lievi nè tepide cure; il resultato delle quali formerà in gran parte la materia del presente e del futuro volume, che probabilmente sarà l'ultimo, delle cose foscoliane.

Per quello che concerne il presente, ci occorre dire che esso consta di scritti aggirantisi sopra argomenti di Critica storico-letteraria, per la massima parte tradotti dall'idioma inglese; e che noi, nell'ordinarli, senza aver rispetto all'andamento cronologico con cui furono dettati, gli abbiamo scompartiti in tre serie: dei Poeti maggiori, dei Poeti minori, e di quelli di vario subietto.

Di ciascuno di questi scritti c'incombe dare ai lettori italiani qualche cenno. Ma, prima di tutto, affinchè alcuno non si meravigli come noi non abbiamo riportato i due articoli sopra Dante, i quali si trovano nella Rivista d'Edimburgo (febbraio e settembre 1818) diremo che, essendo stati essi rifusi dal Foscolo nel suo discorso sul testo della Divina Commedia (vedi vol. III di questa collezione), abbiamo stimato conveniente l'ometterli.

La stessa cagione valga per l'articolo sul Boccaccio, che si trova nel London Magazine, egualmente rifuso nel discorso sul testo del Decamerone edito dal Pickering nel 1825, e ripubblicato nel predetto terzo volume.

Abbiamo tralasciato pure l'articolo sul Petrarca, che comparve prima in inglese nella Rivista quadrimestrale (1821), e poi, volto in italiano, nell'Antologia (1823); perchè ciò che in esso il Foscolo dettò venne poi ampliato ed abbellito da lui medesimo nei famosi quattro Saggi sul Petrarca, che egli scrisse per gratificare ad una gentil Donzella inglese, ed i quali, secondo la comune sentenza, costituiscono forse la più leggiadra delle sue opere composte nell'esilio. Questi Saggi furono primamente tradotti dall'illustre Camillo Ugoni, il quale negli ultimi anni della sua vita si affaticò a forbire sempre più il suo lavoro; ed a noi morendo lasciò la cura di pubblicarli, come adesso facciamo, aprendo con essi il presente volume.

Segue il bello articolo sui Poemi narrativi e roman

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