Opere edite e postume, 10. köideSuccessori Le Monnier, 1882 |
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Page iii
... Poema fu voltato in iglese dal Wiffen , vide la luce nella Rivista di Westminster nel 1827 ; ma noi l'abbiamo qui pubblicato sull'originale italiano che si conserva autografo fra le carte labroniche . Delle poesie liriche del Tasso il ...
... Poema fu voltato in iglese dal Wiffen , vide la luce nella Rivista di Westminster nel 1827 ; ma noi l'abbiamo qui pubblicato sull'originale italiano che si conserva autografo fra le carte labroniche . Delle poesie liriche del Tasso il ...
Page 36
... poema morale , che intitolò Trionfi , rie di allegoriche visioni sopra la forza dell'Amore , della Ca- stità , della Morte , dell ' Ingegno , della Fama , del Tempo e della Eternità . Parecchi poemi provenzali anteriori al Petrar- ca ...
... poema morale , che intitolò Trionfi , rie di allegoriche visioni sopra la forza dell'Amore , della Ca- stità , della Morte , dell ' Ingegno , della Fama , del Tempo e della Eternità . Parecchi poemi provenzali anteriori al Petrar- ca ...
Page 37
... poema il genio del Petrarca , illanguidito più per la incresciosa vita che per la gravezza degli anni , non apparisce avvivato dal fuoco del suo cuore , se non dov ' egli parla di Laura . Il poeta nota i suoi me- lanconici sentimenti su ...
... poema il genio del Petrarca , illanguidito più per la incresciosa vita che per la gravezza degli anni , non apparisce avvivato dal fuoco del suo cuore , se non dov ' egli parla di Laura . Il poeta nota i suoi me- lanconici sentimenti su ...
Page 61
... poema di Dante , la cui dizione affetta di sprez- zare . Sol quando fu per chiudere i giorni suoi cominciò il 2 Vit . Tanta siquidem dulcedine rithmi fluunt , ut ab eorum pronun- cratione et sonis , gravissimi nesciebant abstinere ...
... poema di Dante , la cui dizione affetta di sprez- zare . Sol quando fu per chiudere i giorni suoi cominciò il 2 Vit . Tanta siquidem dulcedine rithmi fluunt , ut ab eorum pronun- cratione et sonis , gravissimi nesciebant abstinere ...
Page 65
... poema delle ge- sta di Scipione . lo nego scriveva egli al Boccaccio - « ma nego indarno : chi da me riceve un ... poema della Guerra Punica era stato di recente scoperto dal Poggio . Circa trecentocinquant'anni dopo , un critico ...
... poema delle ge- sta di Scipione . lo nego scriveva egli al Boccaccio - « ma nego indarno : chi da me riceve un ... poema della Guerra Punica era stato di recente scoperto dal Poggio . Circa trecentocinquant'anni dopo , un critico ...
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Common terms and phrases
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Popular passages
Page 306 - Perch' io un poco a ragionar m' inveschi. l' son colui che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo, e che le volsi, Serrando e disserrando si soavi, Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi : Fede portai al glorioso uh'zio, Tanto eh' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice che mai dall...
Page 307 - L' animo mio per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d
Page 238 - O Musa, tu che di caduchi allori non circondi la fronte in Elicona, ma su nel ciclo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte d'altri diletti, che de
Page 118 - E i naviganti in qualche chiusa valle Gettan le membra, poi che '1 sol s'asconde, Sul duro legno e sotto a l'aspre gonne.
Page 127 - O sacrosante Vergini, se fami, Freddi, o vigilie mai per voi soffersi, Cagion mi sprona eh
Page 112 - In time's great period shall return to nought. I know that all the muse's heavenly lays, With toil of sprite which are so dearly bought, As idle sounds, of few or none are sought, That there is nothing lighter than mere praise.
Page 315 - GUIDO , vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento, E messi in un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicché fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch...
Page 308 - Non è il mondan rumore altro che un fiato Di vento, ch'or vien quinci ed or vien quindi E muta nome, perché muta lato.
Page 238 - Dirò d'Orlando in un medesmo tratto cosa non detta in prosa mai né in rima...
Page 407 - Amor sana e come ancide, chi non sa come dolce ella sospira, e come dolce parla e dolce ride.