Opere di Pietro Metastasio, 13. köide

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G. Foglierini, 1811
 

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Page 155 - Sento da' lacci suoi Sento che l'alma è sciolta; Non sogno questa volta, Non sogno libertà. Mancò l'antico ardore E son tranquillo a segno Che in me non trova sdegno Per mascherarsi Amor. Non cangio più colore, Quando il tuo nome ascolto, Quando ti miro in volto Più non mi batte il cor. Sogno, ma te non miro Sempre ne' sogni miei: Mi desto, e tu non sei II primo mio pensier.
Page 171 - Ecco quel fiero istante ; Nice, mia Nice, addio. Come vivrò, ben mio, Così lontan da te ? Io vivrò sempre in pene ; Io non avrò più bene; E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me ! Soffri, che in traccia almeno Di mia perduta pace Venga il pensier seguace Su l'orme del tuo pie.
Page 229 - Sogni e favole io fingo; e pure in carte Mentre favole e sogni orno e disegno, In lor, folle ch'io son, prendo tal parte, Che del mal che inventai piango e mi sdegno.
Page 156 - E non mi so sdegnar. Confuso più non sono Quando mi vieni appresso; Col mio rivale istesso Posso di te parlar. Volgimi il guardo altero, Parlami in volto umano...
Page 158 - De' rischi che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni, Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così.
Page 143 - Vo' che i miei sdegni apprendano Del fido mio servir Gli oltraggi a vendicar. Ah no; ben mio, perdona Questi sdegnosi accenti, Che sono i miei lamenti Segni d'un vero amor. S'è tuo piacer, gradiscimi; Se così vuoi, disprezzami: O pietosa, o crudel, Sei l'alma del mio cor. L' ESTATE Composta in Roma l'anno 1724. Or che niega i doni suoi La stagion de...
Page 157 - ... spiace, Se lieto o mesto or sono, Già non è più tuo dono, Già colpa tua non è: Che senza te mi piace La selva, il colle, il prato; Ogni soggiorno ingrato M'annoia ancor con te.
Page 141 - L'erbette al prato tornano; Sol non ritorna a me La pace del mio cor.
Page 11 - A' nostri voti Pria si mostra crudel, fugge, ma brama D'esser raggiunto. Al fin tanto cortese Scusa il rigor, s'affanna, e langue poi, Che stil si cangia, e siam le ninfe noi. Ogni bella al primo invito Sdegna amor, nega mercede; Negar finge, ma concede, Ma non lascia in libertà. Cede al fin, pronta sospira, Ma poi s'urta in altro scoglio : Come pria finse l'orgoglio, Forse poi finge pietà.
Page 171 - Io rivedrò sovente Le amene piagge , o Nice, Dove vivea felice , Quando vivea con te. A me saran tormento Cento memorie e cento; E tu, chi sa se mai Ti sovverrai di me ! Ecco, dirò, quel fonte, Dove avvampò di sdegno, Ma poi di pace in pegno La hella man mi diè.

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